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Dambro92.
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Zulu : 10.37
Parigi, Francia
Aereoporto Charles de Gaulle
Il volo era appena atterrato e dopo sei ore di lettura di "la Recherche" di Proust tre pasti non troppo in linea con la mia solita routine finalmente iniziavamo a scendere dall'aereo.
Tornare a Parigi dopo tanto tempo era qualcosa di inaspettato quasi e finche' non avessi recuperato la testimone avrei anche potuto divertirmi...ovviamente...se non ci fosse stato anche Mason.
Gia' ogni tanto era davvero come un ragazzino iperattivo...ma non simpatico come quello di quel film...o forse era solo dislessico ma va beh...
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'NewJersey.
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Mason Bryant 
Il viaggio era stato particolarmente noioso, se non fosse stato per un paio di cosette che lo avevano reso più sopportabile. Detestavo restare con le mani in mano se mi era imposto...ma solitamente, rilassarmi senza fare nulla non mi dispiaceva affatto. Anche se le possibilità di trovare del tempo libero, per me, erano diventate molto rare da quando mi ero unito alla squadra.
Avevo riempito le ore di viaggio parlando, a volte senza sosta, con Yael...non ero certo che mi ascoltasse davvero. Sono molto petulante, ma almeno non faccio annoiare nessuno...credo...spero.
Avevo parlato con un'anziana signora del libro che stava leggendo, era un thriller dal quale avevano tratto un film che io avevo visto, ovviamente.
Poi...avevo flirtato con una delle hostess anche se il francese non è il mio forte, ci avevo provato. Lei sapeva almeno tre lingue ed io solo la mia e lo spagnolo, ma mi ostinavo a voler parlare in francese.
Infine, avevo chiuso la bocca per godermi il mio momento Bruce Springsteen agli auricolari del mio iPod.
Ed il vaggio era terminato così.
Mi alzai prendendo la mia giacca ed il mio bagaglio a mano.
-Vuoi un cuscino?-
Mi avvicinai a Yael prendendola in giro, perchè ero stato talmente assillante da non farla dormire quasi per nulla durante il volo.
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Dambro92.
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<<forse non te ne sei accorto..ma hai la bavetta>>
Risposi semplicemente sorridendo
<<non so' e' per Audrey -l'hostess- o per i 5 minuti in cui ti sei addormentato>>
Dissi continuando a sorridere prendendo il bagaglio a mano dalla cappelliera. -
'NewJersey.
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Mason Bryant
Boccheggiai per imitarla mentre mi rimproverava in maniera acida, come al solito...ma io ridevo sempre.
-Io almeno occupo il mio tempo in maniera attiva-
Iniziai a scendere la scaletta che collegava l'aereo alla pista di volo e quando mi ritrovai giù, poggiai la vligia per terra ed indossai il cappotto.
Iniziava a afre freddo e la sola sciarpa con i miei indumenti, non mi bastava per mantenere una temperatura abbastanza calda.
Sfregai le mani una contro l'altra per riscaldarle, mentre aspettavo che Yael mi raggiungesse.
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Dambro92.
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Scesi la scaletta sorridendo mentre mis trignevo nel cappotto scuro che avevo iniziato ad inodossare ancora sopra l'aereo
<<direi che possiamo andare>>
Dissi semplicemente gaurdandomi intorno mentre un sorriso tradiva il mio solito distacco, doveva essere l'aria di Parigi. -
'NewJersey.
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Mason Bryant
Anuii e trascinai la mia valigia verso il pulmino che ci avrebbe traghettati fino ad un punto percorribile dai passeggeri, attraversando tutta la pista.
-Così siamo a Parigi...spero che tu non voglia pensare solo al lavoro...-
Le dissi, un pò come rimprovero e un pò come invito a divertirsi.
Prendeva tutto troppo sul serio e io troppo alla leggera...
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Dambro92.
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<<non immagini quanto mi faccia piacere essere di nuovo a Parigi...ma come ben sai abbiamo del lavoro da fare.
Per prima cosa abbiamo il Check in all'hotel tra 20 minuti.
Poi abbiamo il Meeting alla sede dell'ambasciata e la cena libera domani dobbiamo sbrigare la burocrazia per poter portare Elly in America e il giorno dopo dovremo ripartire>>
Dissi semplicemente guardandolo e sostenendo il suo passo sino al pulmino.
<<e ricordati che dobbiamo far scendere da questo aggeggio gli altri passeggeri...verremo portati all'uscita del personale>>
Aggiunsi in uno spagnolo da madrelingua
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'NewJersey.
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Mason Bryant
Le feci una linguaccia quando mi parlò in spagnolo. Ovviamente, lo comprendevo benissimo, era l'unica lingua che padroneggiassi davvero bene, oltre all'inglese.
-Purtroppo conosco il programma a memoria: che itinerario eccitante!-
Esclamai con sarcasmo, salendo sul pulmino.
Non avevo nessuna voglia di mantenermi fedele al programma, nulla, tranne l'idea della testimone, mi ispirava positivamente.
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Dambro92.
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<<beh...e' il nostro lavoro e' giusto che tu sappia cosa dobbiamo fare ...>>
Dissi semplicemente mentre il pumino particva e depositava gli altri apsseggeri. -
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Mason Bryant
-Odio il mio lavoro-
Risposi in tono lamentoso.
In realtà tutti sapevano che io vivevo per il mio lavoro, le altre cose, seppure fossero importanti -importanti per me, non per gli altri...io avevo una concezione tutta mia dell'importanza delle cose-, rimanevano sempre in secondo piano.
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Dambro92.
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<<sappiamo entrambi che adori la sensazione che ti da la tua pistola vicino alle mutande...nella fonTina?>>
Chiesi scambiando per l'ennesima volta due parole. -
'NewJersey.
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Mason Bryant
-Nella fondina! Nella fondina!-
Risi.
-Attena a quello che dici, poi caschi anche male perchè io sono malizioso e non voglio pensare cosa ti risponderebbe qualcun altro...magari verresti scambiata per una maniaca-
La guardai con aria seria.
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Dambro92.
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Sorrisi dolcemente dandogli un pizzicotto sulla guancia
<<fortuna che ci sei tu a correggermi>>
Dissi sorridendo accorgendomi forse troppo tardi che a quanto pareva l'aria di Parigi mi stava davvero influenzando
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'NewJersey.
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Mason Bryant
La guardai con circospezione quando mi rivolse quel gesto così affettuoso, poi mi sciolsi in uno dei miei soliti sorrisi accompagnati da uno aguardo ammiccante, che probabilmente lei non avrebbe assecondato, come sempre.
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Dambro92.
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<<non pensarci nemmeno Mason...>>
Dissi prendendo a cammianre con quel apsso elegante e quasi da modella che metteva in mostra al perfezione delle mie gambe per raggiungere il gate riservato a noi guardando glia genti e speigando loro al nostra funzione in un francese impeccabile
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