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'NewJersey.
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Alexis Stone 
La vena ancora pulsava, come se il mio braccio fosse ancora legato dal alccio emostatico.
Respirai, ad occhi chiusi.
L'aria era inquinata, ma lo era meno rispetto al centro città. Il punto in cui mi trovavo io era abbastanza tranuillo ed era anche quello dove chiunque andava un pò per rilassarsi.
Si trattava del parco vicino all'ospedale...io ero appena stata dentro per una trasfusione...<< Fai una colazione abbondante>>, aveva ordinato il mio medico, sostenuto dalla tesolina che annuiva della sua infermiera.
In realtà non avevo ancora tocca to cibo....il bar era oltre la strada, molto vicino, ma per il momento...desideravo solo un attimo per stabilizzarmi e riprendere parte delle forze, fornitemi dalla mia trasfusione.
Guardavo le persone che passavano per di lì...tutte, a modo loro, mi apparivano molto interessati. Ognuno, possedeva delle caratteristiche proprie e uniche.
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Dambro92.
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Ero passato in ospedale a salutare una vecchia amica del campo d'addestramento per semidei, era diventata una specializzante o una tirocinante che ne so' io...comunque fattosta' che critico' subito il mio lavoro ...ovviamente scherzando.
Eravamo rimasti in buoni rapporti effettivamente.
E dopo una bella rimpatiata non c'e' nulla di emglio di una passeggiata no?
Il aprco dell'ospedale non era una delle mie solite mete e forse per quello mia veva attratto. -
'NewJersey.
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Alexis Stone
Dovevo sembrare mezza svenuta, lì sulla panchina, ma fino ad allora, per fortuna, nessuno si era curato di me...infondo stavo bene, almeno, meglio di un'ora fa.
Iniziavo a riprendere colore sul volto e , anche se il medico mi aveva quasi ordinato di rimanere in ospedale ancora un pò dopo al trasfuzione, io mi ero opposta, sgattaiolando via...avevo solo bisogno di un pò d'aria fresca e l'atmosfera dell'ospedale non era adatta per riprendere vitalità.. -
Dambro92.
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Per me non faceva troppo freddo quindi mi ero vestito di conseguenza : leggero
Una camicia un po' aperta guanti di pelle e una giacca davvero elegante che su di me perdeva davvero di purezza...divenendo forse anche troppo sensuale.
Ipod nelle orecchie e via camminando per i sentieri del aprco. -
'NewJersey.
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Alexis Stone
Continuavo a guardare le eprsone che passavano davanti a me oppure lì intorno.
Inevitabilmente, un ragazzo dall'aspetto particolarmente elegante, attirò la mia attenzione.
Spalancai gli occhi.
Non avevo mai visto un'eleganza simile in un ragazzo così giovane...
Mi raddrizzai sulla panchina e mi chiesi se davvero le mie guance avessero ripreso colore.
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Dambro92.
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Boccheggiavo di tanto in tanto un paio di parole della canzone che stavo ascoltando procendendo con passo cadenzato e perfettamente misurato gaurdandomi intorno e sorridendo a chiunque incotnrasse il mio sgaurdo.
Mia madre mi aveva inseganto che rasserenare la vita altrui anche epr un breve istante con uno dei nsotri sorrisi era la vera bellezza ed io avevo imparato bene. -
'NewJersey.
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Alexis Stone
Mentre lo osservavo, notai che portava gli auricolari e mi domandai cosa stesse ascoltando.
Sembrava essere di buon umore e anche io lo ero, nonostante mi sentissi ancora un pò debilitata.
Sorrideva a chiunque lo guardasse.
Strano, ma affascinante.
Anche io spesso lo facevo e pensandoci, fui scossa da una lieve risata divertita.
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Dambro92.
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Incontrai poi lo sguardo di una ragazza bionda..davvero bella e, non solo epr parcondicio am anche perche' al sua risata mi aveva appena scosso sorrisi anche a lei forse con piu' trasporto e sensualita' di quanto dovessi. -
'NewJersey.
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Alexis Stone
Finalmente arrivò il mio turno.
L'idea mi divertiva ancora.
Anche io ricevetti il mio sorriso che ricambiai sollevando la mano e agitandola un pò, in segno di saluto.
La situazione mi sembrava così naturale che fece aumentare il mio buon umore e il pallore scivolò via lentamente dal mio viso.
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Dambro92.
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Mi ha salutato?
Oddio..forse la conoscevo....
Che ne so', non sono mai stato troppo fisionomista. -
'NewJersey.
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Alexis Stone
Ecco, se devo essere sincera, mi aspettavo che si fermasse o che mi dicesse qualcosa, qualsiasi cosa.
Ma, alla fine, andava bene così.
Quell'episodio era stato divertente e strano comunque.
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Dambro92.
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Feci un paio di passi continuando dopo la ragazza bionda continuando a chiedermi se la consocessi o fosse solo un rimando al mio sorriso...
Mi fermai pensieroso.
Tornai indietro sorridendo tra me e me per andare verso al ragazza
<<scusa...ma..ti consoco?>>
Chiesi con un sorriso dolce quanto abstava eprche' al frase non sembrasse sgarbata. -
'NewJersey.
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Alexis Stone
Quando ormai pensavo che si stesse allontanando definitivamente da lì, lo vidi ritornare indietro e rispondere al piccolo desiderio che avevo espresso poco prima.
Sorrsi raggiante, alzandomi per educazione.
Portai davanti a me una mano e gliela tesi.
-Mi chiamo Alexis Stone, 19 anni, residente a Manhattan-
Risi della mia stessa presentazione, come se dovesse servirgli a conoscermi meglio.
-Adesso mi conosci.-
Conclusi sorridendo dolcemente.
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Dambro92.
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<<oddio..scusami>>
Dissi sorridendo
<<io sono chris>>
Dissi stringendo la sua mano gtrattandomi appena la nuca con l'altra. -
'NewJersey.
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Alexis Stone
La mia mano mi parve molto più piccola in confronto alla sua.
Lasciai volentieri che me la stringesse ed io feci lo stesso, ricambiando con una piccola stretta.
-Nessun problema, anzi se non ti fossi fermato, la mia giornata sarebbe rimasta noiosa-
Avevo appena detto una piccola bugia: trovavo sempre qualcosa di impegnativo e interessante da fare, ma non è mai morto nessuno per una bugia così semplice.
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Una mela al giorno toglie il medico di torno? |
